domenica 20 dicembre 2015

"Occhio all'annuncio"


Un Caro saluto a tutti voi e felice domenica.

Il Natale è ormai alle porte e sarete tutti impegnati nella corsa ai regali, come vuole la tradizione!
In periodi del genere normalmente può calare l'attenzione in tutti coloro che sono alla ricerca di offerte di lavoro, sia per chi non ha lavoro e ne sta cercando uno, sia per coloro che desiderano cambiarlo!
Bisogna però prestare attenzione visto che il nuovo anno è alle porte e molte realtà aziendali decidono di rinnovare il proprio organico con l'avvento del nuovo anno.
Quindi, in linea con la tradizione, lo staff di Consulenza Orientamento HR ha deciso di vestire i panni del Vostro Babbo Natale. ed impacchettare per voi diverse offerte di lavoro, per le quali è importante tenersi pronti ai nastri di partenza del nuovo anno.
Ricordate che per ogni azienda, sarebbe bene personalizzare ad hoc la vostra candidatura.

Voi, in che modo intendete procedere? Contattateci e vi sosterremo durante le fasi delle vostre candidature!

Qui troverete i link selezionati dal nostro staff:

http://www.bloglavoro.com/2015/12/15/fiat-assunzioni-2016.htm
http://www.bloglavoro.com/2015/12/14/poste-assunzioni-portalettere-2016.htm
http://www.bloglavoro.com/2015/12/14/acqua-e-sapone-assunzioni-ed-offerte-di-lavoro.htm
http://www.bloglavoro.com/2015/12/10/assunzioni-2016-piloti-e-assistenti-volo.htm
http://www.bloglavoro.com/2015/11/25/telecom-italia-assunzioni-2016.htm

Per saperne di più, contattaci a consulenzaorientamento.hr@gmail.com


 Colgo l'occasione per Augurare un sereno e felice Natale a Tutti!

a cura del dott. Alfonso Sacchettini.

Coltiviamo le tue Potenzialità!!!


giovedì 17 dicembre 2015

Alternanza scuola-lavoro.   


A che punto siamo?     

Come già accade in molti paesi Europei, anche in Italia si sta radicando un modello didattico che va a realizzare corsi di formazione all’interno dei percorsi di studi, sia licei che istituti tecnici e professionali.

Parliamo dell’ alternanza scuola-lavoro che intende fornire ai giovani non solo le conoscenze di base, ma anche tutte quelle competenze necessarie all’inserimento nel mondo del lavoro. Si alterneranno cioè ore di studio, ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire loro esperienza “sul campo” e superare il gap formativo tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione. Uno scollamento che spesso caratterizza il sistema italiano e rende difficile l’inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi.

Nei prossimi tre anni si stima che saranno circa un milione e mezzo gli studenti che saranno inseriti in esperienze formative “on the jobs”. L’articolo 33 della legge 107/2015 sancisce proprio l’ obbligatorietà dell’alternanza scuola – lavoro per rispondere ad una sempre maggiore esigenza di creare una continuità tra questi due mondi ed agevolare l’inserimento lavorativo degli studenti.

Le scuole però stanno riscontrando difficoltà a rivolgersi agli enti con cui instaurare le collaborazione. Questo, tuttavia, non sorprende affatto: già in passato, con iniziative simili, quando le aziende hanno tentato di instaurare delle collaborazioni con le scuole o le Università, le numerose problematiche sorte hanno scoraggiato i promotori, oltre che a limitato l’efficacia di tali misure per una crescita reale delle risorse umane.

Scuola e lavoro, due realtà insomma di cui si è sempre lamentata la distanza, il non dialogo in termini di collaborazione e individuazione delle competenze su cui lavorare. Se da un lato dunque la scuola necessita di aiuto, dall’altro il mondo delle imprese chiede di essere considerato nell’impegno a creare continuità tra la formazione e lavoro.

    E’ stato firmato proprio in occasione di JOB&Orienta, salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, un protocollo d’intesa tra MIUR e Confindustria, che garantirà per i giovani lo sviluppo di competenze e abilità professionalmente riconoscibili e spendibili nel mercato del lavoro.

Con tale atto Confindustria si impegna appunto a sostenere l'attuazione della “Buona Scuola” mobilitando le aziende associate, anche attraverso la propria articolazione territoriale e settoriale col fine di Introdurre i ragazzi alla didattica “del fare e del progettare” e aprire scuola ed anche università alle diverse e nuove esigenze del territorio. Si tratta di un passo cruciale verso una maggiore e migliore occupabilità dei giovani e questo dando loro una significativa e soprattutto occasione pratica e concreta di orientamento professionale.

Sono previste 400 ore complessive per ciascun triennio negli istituti tecnici e professionali, mentre 200 nei licei; i percorsi di alternanza inoltre potranno essere svolti anche all’estero, in periodi extrascolastici, ad esempio in estate e potranno essere coinvolti anche enti pubblici e istituzioni culturali.

   Dai primi dati del MIUR sull’alternanza scuola-lavoro vediamo che per l’anno scolastico 2014-2015 il 48,56% delle scuole secondarie di secondo grado ha utilizzato questa metodologia didattica con percentuale maggiore per gli istituti professionali e tecnici. Nell’anno scolastico 2015/16 il numero degli studenti impegnati in attività di alternanza scuola lavoro salirà coinvolgendo il 27,35% del totale degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado. Le strutture pubbliche e private ospitanti sono chiamate quindi ad uno sforzo comune per offrire ai giovani l’opportunità di acquisire le cosiddette “nuove competenze della scuola del ventunesimo secolo” e a tal fine si andrà a costituire anche un Registro nazionale delle imprese ospitanti per agevolare il match.

A cura della Dott.ssa Chiara Carulli
 HR Generalist PAL 


FONTI: 

http://watchdogwire.com/california/files/2013/02/Job-Education-Keyboard.jpg
             

martedì 15 dicembre 2015

Cercare un nuovo lavoro a 40 anni: si può fare!

Il periodo storico che stiamo vivendo è caratterizzato da una serie di problematiche che lasciano poco spazio o addirittura nessuna manovra d'azione a chi, tra le altre cose, incontra difficoltà nella ricerca di un nuovo lavoro.
E' molto comune sentir parlare di difficoltà di questo tipo, vuoi perché, per alcuni della "vecchia guardia", gli strumenti di ricerca "classici" come CV e Lettera di presentazione, sono mezzi a cui non si può proprio rinunciare, vuoi perché la "digitalizzazione del mercato del lavoro" si sta lasciando alle spalle vecchie strategie di candidatura, ma una cosa è certa più di tutte le altre e cioè che se a questi problemi sommiamo anche quelli legati all'età anagrafica, il dato è tratto.
Ebbene sì, c'è poco da fare per chi, giunto ormai a 40 anni o più, si trova costretto a doversi barcamenare tra le innumerevoli ed innovative strategie di ricerca di un lavoro, poiché la famosa crisi economica ha colpito anche lui/lei.
Ma mi domando: è proprio vero che chi ha raggiunto questa età è DAVVERO FUORI DAI GIOCHI?
A prima vista la risposta di molte persone che appartengono a queste generazioni, e che non sono tanto addentro al mondo dei social, porterebbe far pensare che sia davvero così, che ormai non ci sia più niente da fare se non quella di sperare che attraverso qualche "vecchia conoscenza" si riesca di nuovo a ri-entrare nel mercato del lavoro, ma se possibile, con questo articolo, vorrei sottolineare il fatto che spesso "essere in là con gli anni" può essere un valore aggiunto per chi vuole trovare un nuovo lavoro piuttosto che il contrario.
Di motivi ce ne sono tanti, ma uno in particolare attira la mia attenzione e cioè quello legato all'esperienza di lavoro acquisita nel corso degli anni: ora, tenendo presente innanzitutto che è ASSOLUTAMENTE CONSIGLIABILE candidarsi per le offerte di lavoro per le quali si ha già maturato una certa esperienza (e non come fanno in molti inviando CV "a pioggia" con l'idea che prima o poi si accorgeranno del nostro nome), pensate a quanti "soldi" (tradotto in termini puramente economici) un candidato 40enne potrebbe far risparmiare ad un'azienda che, invece di assumere un neolaureato o comunque un candidato giovane (spesso senza esperienza), decida di investire invece su una figura più "professional", già competente e dotata di tutto l'occorrente per lavorare fin da subito con zero preoccupazioni per l'azienda?
Mi viene da pensare però che in tutto questo insieme di ingranaggi apparentemente vincenti, c'è un solo ingranaggio che può essere d'ostacolo al raggiungimento di  quel fatidico obiettivo professionale: mi riferisco alla CAPACITA' DI SAPERSI VENDERE EFFICACEMENTE sul mercato.
C'è poco da fare in effetti, poiché se manca questo elemento, l'insuccesso è inevitabile con i conseguenti abbassamenti dei livelli di autostima e di imminente"stato depressivo" cui ci possiamo imbattere.
E allora cosa fare?

Quello che TU devi fare prima di tutto è EVITARE DI RIPETERE GLI STESSI ERRORI, quindi eccoti 3 consigli di immediato "sollievo", che spero troverai utili:
  1. inizia a capire come funzionano i social e come li puoi utilizzare per i tuoi scopi professionali;
  2. rendi ancor più credibili ed efficaci le tue esperienze professionali avvalendoti di certificazioni, attestati, referenze, etc.
  3. aumenta la tua capacità di "empatia" verso le esigenze dell'azienda cercando di comprendere fino in fondo quale è il suo obiettivo così da poterla "persuadere" del fatto che di te non potrà proprio fare a meno se vuole crescere ancora di più sul mercato.


E se proprio ti riesce difficile puoi sempre contare sul supporto di 
ConsulenzaOrientamento HR.









Coltiviamo le tue potenzialità!


A cura del Dott. Simone Costantini

FONTI: 
  1. http://pensioniblog.s3.amazonaws.com/wp-content/uploads/2015/06/40enni-in-cerca-della-pensione-integrativa-450x280.jpg
  2. http://media-s3.blogosfere.it/economiaefinanza/images/sc456.jpg
  3. http://www.chiaracasablanca.it/wp-content/uploads/2013/07/lavoro-siena-cerco-lavoro-centro-impiego.jpg
  4. http://www.colloquiodiretto.com/come-trovare-lavoro-dopo-i-40-anni/
  5. http://footage.framepool.com/shotimg/qf/756743513-m3-stuart-manovrare-veicolo-corazzato-svoltare.jpg
  6. http://www.google.it/imgres?imgurl=http://bsound.bskilled.it/wp-content/uploads/2014/12/omini-ingranaggi.jpg&imgrefurl=http://bsound.bskilled.it/area-benessere-psicologico/consulenza-psicologica-individuale-o-di-coppia/&h=300&w=400&tbnid=a9veOf3N8SS4CM:&docid=rfbvdCn3c3kZDM&hl=it&ei=LGZTVux0gtU8he-dsAU&tbm=isch&ved=0ahUKEwjsupSOoafJAhWCKg8KHYV3B1YQMwhrKC8wLw
  7. http://www.magillaguerrilla.it/wp-content/uploads/2015/02/SocialIcons.jpg
  8. http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.formazionesalerno.com/wp-content/uploads/2013/03/il-potere-della-persuasione.jpg&imgrefurl=http://www.formazionesalerno.com/il-potere-della-persuasione-video-gratuito/&h=300&w=300&tbnid=ynfu_6d7jKQOVM:&docid=BPQynQry54faHM&hl=it&ei=d2dTVuaPAsfcPK2Zo5AE&tbm=isch&ved=0ahUKEwimp4CsoqfJAhVHLg8KHa3MCEIQMwg9KAwwDA





domenica 13 dicembre 2015

"Occhio all'annuncio"


Buona Domenica a tutti voi, carissimi amici.

Nel nostro appuntamento odierno, ho deciso di approfondire una tematica che spesso vien fuori parlando con molti utenti che ricercano offerte di lavoro, ossia quella legata all'individuazione di annunci fasulli o che, addirittura, possono nascondere raggiri veri e propri.
Noi non ci stancheremo mai di ripetervi che, quando vi approcciate ad annunci lavorativi, in primis dovete documentarvi cercando di reperire quante più informazioni possibili su chi sta offrendo questa opportunità lavorativa (azienda, colui che ha pubblicato l'inserzione, etc.) e fare anche molta attenzione alla possibile divulgazione dei vostri dati, controllando se dovessero esserci riferimenti a terzi che potrebbero entrare in possesso di tali dati.

Per questo Consulenza Orientamento HR offre un servizio di filtraggio di annunci di lavoro, per soddisfare le vostre esigenze e evitarvi perdite di tempo con annunci che offrono una cosa, ma in realtà si rivelano essere ben altro!

Contattaci se vuoi ricevere info sui nostri servizi, oppure se vuoi che il nostro staff analizzi per te annunci che magari non ti convincono!


Coltiviamo le Tue Potenzialità!!!


consulenzaorientamento.hr@gmail.com


a cura del dott. Alfonso Sacchettini.





giovedì 10 dicembre 2015

L'importante è provarci sempre!

Prendo spunto da quelle parole che vengono pronunciate quasi ogni giorno da migliaia di persone (in questo periodo storico più che mai) che, di fronte all'ennesimo silenzio dell'Azienda che non ha risposto al curriculum inviato, iniziano ad entrare nel circolo vizioso dello sconforto e della "depressione" e a quel punto iniziano a diventare quasi oppressivi pensieri del tipo:

  • non ce la faccio più, mi trovo di fronte all'ennesimo "fallimento" in questa ricerca di lavoro;
  • è un totale sfacelo e non c'è più verso di risalire la china;
  • è ormai impossibile in Italia trovare lavoro;
  • è inutile che continuo a stare davanti al pc perché so, che non avrò mai più un lavoro.
Eh si, caro mio lettore e cara mia lettrice; perché posso immaginare quanto spesso tu abbia iniziato a pensare in negativo e  quale è stato il risultato finale che hai ottenuto?
Sicuramente un pugno di mosche, o quasi; ed è così che hai iniziato a cercare sempre meno tra le offerte di lavoro che ti si sono mostrate dinnanzi ai tuoi occhi, se non addirittura sei arrivato/a a smettere di cercare del tutto, reduce dei tuoi insuccessi.

Bene, la tua è una situazione assolutamente comprensibile e di fatto anche ragionevole dal momento che capita molte volte sentir dire che cercare un lavoro è diventato un lavoro e nonostante "Qualcuno" (leggi Stato, riforme etc.) provi a fare qualcosa per cambiare la situazione, nulla di nuovo in effetti, appare all'orizzonte.

Ma alla fine ti chiedo: di chi è davvero la colpa?
Pensi che sia solo dello Stato e della società di oggi se non riesci a trovare lavoro, oppure pensi che forse qualcosa di sbagliato c'è anche in te che cerchi questo "benedetto" lavoro con gli stessi metodi di sempre e con la speranza che qualcosa arrivi dal cielo?

Forse il segreto di tutto ciò non è tanto quello di smettere di cercare, quanto piuttosto quello di iniziare a pensare che è il caso di cambiare il modo di cercare lavoro; ed allora cosa puoi fare di diverso a questo punto:
  1. NON FARTI PRENDERE DALLO SCONFORTO perché: anche se ti deprimi nessuno ti darà un lavoro perché ha sentito le tue lamentele (anzi, è più probabile che ti scarterà fin da subito;
  2. NON RIMANDARE QUELLO CHE PUOI FARE OGGI A DOMANI perché: ogni cosa a suo tempo, dice il vecchio saggio, perciò se hai in mente di andare di persona in un'azienda per portare il tuo CV oggi, non aspettare che arrivi domani. Qualcuno che come te è alla ricerca di un lavoro, potrebbe essere andato al posto tuo OGGI ed aver colto l'occasione d'oro;
  3. DAI LIBERO SFOGO ALLE TUE CAPACITA' perché: se fino ad oggi hai pensato che alcune delle tue competenze non sono "vendibili" sul mercato del lavoro, aspetta, fai un respiro prima di giungere alla stessa conclusione e prova ad immaginare, a pensare a cosa puoi fare per sfruttare questa o quelle competenza in un modo a cui non hai mai pensato fino ad ora;
  4. DATTI DA FARE ANCHE QUANDO NON CI SONO MOLTE SPERANZE perché: se è vero che, come dice il vecchio saggio, l'appetito vien mangiando, allora pensa che se cambi il tuo modo di cercare un lavoro, forse qualche piccola risposta potrai iniziare ad ottenerla e forse, di risposta in risposta, potrai iniziare a prenderci gusto perché potresti accorgerti che agli occhi dei selezionatori non è vero che non vali nulla oppure che non hai valide competenze interessanti per gli altri.
Insomma, le parole che dovrai tenere SEMPRE a mente sono: 


PROVARE, MA CON IL GIUSTO CRITERIO!








Vuoi avere qualche suggerimento in più su cos'altro puoi fare per avere ancora più chance?




Scrivici a 

consulenzaorientamento.hr@gmail.com







COLTIVIAMO LE TUE POTENZIALITA'!







A cura del Dott. Simone Costantini





Fonti:
  • http://www.emporiodellearti.com/wp-content/uploads/2014/10/parole-parole.jpg
  • http://www.clarusonline.it/wp-content/uploads/2013/10/corrsipondenza.jpg
  • http://www.cefalusportevents.it/files/tempolibero/2014/lug-set_2014/pugno-di-mosche.jpg
  • http://www.pitspot.it/blog/wp-content/uploads/2013/11/video.png
  • http://40.media.tumblr.com/8f0a9c92e98ec749ae2952355f61978c/tumblr_nmx4qft4lB1tm5o7po1_1280.jpg

lunedì 7 dicembre 2015

"Liberi pensieri sulla figura dell’Orientatore"



Troveremo una strada, se non la troveremo la costruiremo
(Annibale)
Domani sarò ciò che oggi ho scelto di essere.(James Joyce)




La nostra vita è fatta di scelte che provocano cambiamenti e cambiamenti che ci costringono a fare scelte. Per fortuna!
Nei momenti più banali come in quelli più importanti, ci ritroviamo a compiere delle scelte e siamo i protagonisti dei cambiamenti che ne derivano. A volte non comprendiamo appieno la portata delle nostre decisioni; inoltre, non abbiamo conoscenze e strumenti necessari a compiere un'adeguata analisi delle alternative inquadrandole in un'ottica di medio-lungo termine.
Molte di queste scelte riguardano il nostro futuro: la scuola da frequentare, la carriera da intraprendere e il luogo in cui vivere ne sono degli esempi.
Al giorno d’oggi, però, quando, ad esempio, si sceglie la scuola da frequentare ci si trova nella difficile situazione in cui non ci si conosce abbastanza, non ci si è chiesti quali siano i propri bisogni e le proprie aspettative, non si conosce abbastanza il mondo scolastico o universitario.
D’altro canto, quando ci si trova a progettare la propria vita all’interno del mondo del lavoro, è facile scontrarsi con la difficile situazione odierna che spinge sempre più ad abbandonare l'idea del “posto fisso” in favore di una carriera flessibile. Risulta ormai necessario, infatti, tener presente la possibilità di cambiare occupazione anche nel giro di pochi mesi, oppure di svolgere più occupazioni contemporaneamente.
In un tale contesto – compresso se non caotico – ha assunto sempre più rilevanza l’attività di orientamento e la figura dell’Orientatore.
Ma di cosa si occupa e chi è veramente l’Orientatore?
In generale, l’Orientatore si occupa di futuro.
Chi si occupa di futuro è costretto ad immaginare, a creare, a pensare in divenire, ad accettare il rischio dell’errore nel formulare ipotesi ed anticipazioni. È chiamato ad accettare l’incertezza e il disagio. L’accettazione del rischio comporta l’uso del condizionale (potrebbe, sarebbe…).
Chi si occupa di futuro, agendo su incertezza e disagio, camminando lungo un percorso costellato di condizionali, è chiamato a ragionare in modo probabilistico.
A chi si occupa di futuro piace inventare soluzioni a problemi che ancora non esistono, immaginare a prospettare visioni e scenari anche improbabili o utopistici con lo scopo di indurre gli altri ad aprire la mente ed esplorare la moltitudine di possibilità che si hanno di fronte, guardare le cose da più punti di vista per individuare quello più conveniente.
Chi si occupa di futuro non può essere pessimista; al contrario, è un ottimista cronico che vede sempre il lato positivo delle cose ed è capace di trasmettere questa positività anche agli altri. Solo chi è ottimista è capace di trarre il massimo vantaggio dalle vittorie così come dalle sconfitte, di trasformare problemi in opportunità piuttosto che opportunità in problemi come farebbe un pessimista.
Chi si occupa di futuro sa bene che il cambiamento, le scelte, le vittorie ma anche le sconfitte, fanno parte della vita. E sa bene che dalle sconfitte c’è solo da imparare.
Chi si occupa di futuro è capace anche di raccogliere tutte le proprie energie e capacità per puntare sempre al miglioramento.
L’Orientatore è quel professionista che possiede tutte queste competenze e riesce a trasmetterle agli altri. Le basi della sua azione affondano le radici nelle conoscenze teoriche e metodologiche legate alla Psicologia dell’orientamento e del lavoro, nella capacità di ascolto e analisi dei bisogni, nell’uso di strumenti adeguati all’attività orientativa e nella conoscenza del funzionamento del mondo scolastico, universitario e lavorativo.
Per affrontare il futuro tutti abbiamo bisogno di una certa dose di ottimismo, di fiducia in noi stessi, di resilienza – per rialzarci dopo aver subito un trauma –, di autoefficacia – per non dimenticare che possiamo farcela –, di conoscere le opportunità che ci sono e spesso non siamo in grado di individuare da soli…E di non dimenticare che «il vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare!!! » (N. Mandela).






a cura del Dott. Andrea Zammitti.


domenica 6 dicembre 2015

"Occhio all'annuncio"


Ciao cari amici!

Abbiamo deciso di continuare la linea dell'ottimo servizio offertovi fino ad oggi, proponendovi ancora altri annunci, selezionati con cura da nostro staff, che risultano essere in linea il profilo della maggior parte di Voi.

Ovviamente, abbiamo la possibilità, in questo caso, solo di riportavi alcuni esempi, e vi assicuriamo pieno supporto nel candidarvi qualora lo riteneste opportuno.

Il nostro servizio di matching, personalizzato per ognuno di Voi, aspetta solo il vostro curriculum per avviarsi!

Non attendete oltre!!!

Potete, senza alcun impegno, contattarci per richiedere info su tutti i nostri servizi, richiedere consulti sull'efficacia del vostro curriculum.

Inviaci una mail a consulenzaorientamento.hr@gmail.com

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Coltiviamo le tue Potenzialità!!!

Link selezionati:

 http://www.subito.it/offerte-lavoro/montatore-infissi-milano-145935866.htm

http://www.subito.it/offerte-lavoro/parrucchiere-napoli-145935864.htm

 http://www.subito.it/offerte-lavoro/commerciale-interno-front-office-lecce-145935623.htm

a cura del Dott. Alfonso Sacchettini.


martedì 1 dicembre 2015

"Quanto è efficace il tuo Curriculum?"

Cari Utenti,

volete conoscere che impatto hanno la vostra lettera di presentazione e il vostro CV?


Consulenza Orientamento HR GRATUITAMENTE esaminerà il vostro Cv e la vostra lettera di presentazione ed in pochi giorni vi restituirà un feedback!
 

Potete inviarci il tutto al nostro indirizzo mail:

 consulenzaorientamento.hr@gmail.com


“Quando si sa mettere a frutto un buon consiglio è come se si sapesse far da sé.”
Goethe


Vi prendiamo per mano e Vi portiamo lontano coltivando le Vostre Potenzialità!!!