giovedì 15 ottobre 2015

"Orientamento scolastico"



Orientarsi nella scuola secondaria di primo grado

«Non so cosa sceglierò, una scuola vale l’altra»
«Io vorrei fare l’Artistico, ma i miei genitori mi hanno detto che devo iscrivermi al Classico»
«Vorrei trovare una scuola che mi dia la possibilità di avere un lavoro, uno qualsiasi, per avere i soldi per potermi fare una famiglia»
 
Quanti giovani sentiamo ripetere queste frasi? Non è un caso se alcuni autori definiscono l’adolescenza “l’epoca delle passioni tristi”, riferendosi al senso di impotenza ed incertezza che porta a vivere il mondo come una minaccia (Benasayag M., Schmit G., 2004).
Al giorno d’oggi, infatti, i ragazzi che si trovano ad affrontare il passaggio tra la scuola secondaria di primo grado e quella di secondo grado vivono una situazione complessa, in cui sicuramente risulta complicato fare previsioni, chiedere suggerimenti, scegliere.
Proprio la scelta della scuola secondaria di secondo grado rappresenta uno di quei compiti che fanno parte dell’evoluzione dell’individuo in cui l’adolescente per la prima volta sperimenta un certo grado di autonomia dalle figure genitoriali e mette a dura prova quelle competenze, ancora in fase di sviluppo, che gli permetteranno di riflettere e valutare la propria scelta (Mancinelli M.R., Manto M.C., 2004).
Uno studio sulle decisioni degli adolescenti ha mostrato come i principali problemi decisionali che emergono in questa fase riguardano gli studi, le scelte scolastico-professionali e le relazioni sociali (Fischhoff B.et. al., 1991). Un altro studio, che ha inteso indagare quali sono le aree problematiche specifiche degli adolescenti, piazza al secondo posto i “problemi legati alla scuola” (tra cui le scelte del proprio futuro scolastico-professionale), subito dopo ai “problemi legati alla famiglia” (Lodi E. et. al., 2008).
Infatti, tutti sappiamo quanto sia delicato il tema dell’adolescenza, a tal punto che esso suscita l’interesse di molti scienziati. Winnicott, psicoanalista britannico, a proposito di tale fase afferma che «esiste una sola vera cura per l’adolescenza: il tempo che passa e il graduale processo di maturazione» (Winnicott D., 1970).
È proprio in una fase fondamentale come questa che si inserisce l’importanza dell’orientamento.
Orientamento non significa consigliare o dare delle direttive, ma svolgere un percorso (di maturazione, appunto) durante il quale l’adolescente ha la possibilità di guardare meglio sé stesso e l’ambiente circostante, capirsi meglio, sviluppare quelle competenze che lo porteranno a compiere una scelta sicura e convinta.
Per questo motivo gli obiettivi dell’orientamento nel passaggio tra la scuola secondaria di primo e secondo grado possono essere essenzialmente suddivisi in quattro punti (Del Core P., 2008):
·        Conoscenza di sé, in termini di attitudini, interessi e valori;
·        Conoscenza della realtà sociale, del mercato del lavoro e del mondo delle professioni;
·        Sviluppo della capacità progettuale;
·        Maturazione della capacità decisionale, che possa permettere di gestire bene le proprie scelte, valutandone i rischi ed assumendosi le proprie responsabilità.
Tutto questo rientra nella definizione di orientamento come quell’attività che intende «erogare aiuti finalizzati a supportare la persona nelle operazioni di raccolta, processazione ed uso delle informazioni di tipo formativo e professionale e nella pianificazione e realizzazione delle sue decisioni» (Soresi, 2000).
L’azione orientativa si inquadra in tal modo all’interno di una prospettiva che la vede come una sorta di accompagnamento degli alunni, che saranno maggiormente consapevoli e pronti ad affrontare la fase di transizione dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado.
A cura del Dott. Andrea Zammitti
Esperto in Job Placement
zammitti.a@gmail.com
www.andreazammitti.wordpress.com
Bibliografia:

Benasayag M., Schmit G. (2004), L’epoca delle passioni tristi, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano
Del Core P. (2008), Orientamento: strumento chiave per orientare alle scelte. Strategie per un servizio alla e nella scuola. In: Urso A., Cipullo M.C., Di Bonito T. (a cura di), Lo psicologo va a scuola. Esperienze e strumenti di intervento, Roma, Anicia
Fischhoff B., FurbyL., Quadrel M.J., Richardson E. (1991), Adolescents’ construal of choices: Are theirdecisionsour “decisions”?. In:Nota L., Mann L., Soresi S., Friedman I.A. (2002), Scelte e decisioni scolastico-professionali, Giunti, Firenze
Lodi E., Di Chiacchio C., Santilli M., D’Amario B., Avella S. (2008), Aree problematiche degli adolescenti e strategie di coping. Analisi del contenuto di alcuni focus group. In: Petruccelli F., Verrastro V., D’Amario B., Dalla scuola all’università: una scelta di vita, Franco Angeli, Milano
Mancinelli M.R., Manto M.C. (2004), I bisogni orientativi in età evolutiva. In: Castelli C. (a cura di), Orientamento in età evolutiva, Franco Angeli, Milano
Soresi S. (2000), Considerazioni a proposito dell’istituzione di un servizio di orientamento universitario. In: Soresi S. (a cura di), Orientamenti per l'orientamento, Giunti-Organizzazioni Speciali, Firenze
Winnicott D. (1970), Sviluppo affettivo e ambiente, Armando Editore, Roma



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